Sunday 15 July 2012

CERCANDO IDA

La poesia e l'impegno civico sono parti nobili della mente umana
Poetry and civic engagement are noble parts of the human mind

ABBANDONO

-di Ida Bitorsoli-

Sull'autostrada
lunga e rovente
un cane abbandonato
cammina lentamente.
Ha gli occhi
una casa lontana
con due ciotole piene
il calor di una mano.
E' disperato e stanco
un auto veloce
lo prende a fianco,
le ferite sanguinano
non ce la fa piu'.
Sul muretto piatto
c'e' Monello, il gatto
che gli dice piano:
abbiamo amato invano
un uomo disumano.
Siamo in tanti
in questa brutta avventura
ci sono anche i nonni.
Facciamoci coraggio
non aver paura.
Ma Ringo ormai esangue
porgendogli la zampa
il capo china giu'
Monello, impietrito
lo veglia con amore
chiedendosi con dolore
se anche l'uomo ha un cuore.

La poetessa Ida Bitorsoli, l'autrice di ABBANDONO, quest'altra sua bella e importante poesia, e' un'amica alla quale voglio bene come a una sorella buona e che mi manca da quando ci perdemmo di vista. Anni fa. Non la vedi piu', seppi che era stata male ma nessuno dei suoi vicini mi seppe o volle dire in quale ospedale l'avevano portata.E' una societa', questa, che di umano ormai ha troppo poco.

La vado cercando, sono preoccupato per lei.

Solo recentemente cercando pure in Internet (ma perche' non ci ho pensato prima ?) in FaceBook, digitando Ida Bitorsoli, poetessa, mi appaiono sia il suo nome e cognome che una sua poesia: ABBANDONO, che non conoscevo e ne sono rimasto emozionato.

Io a quel dato tempo oltre che Ida conoscevo pure Ringo, il cane buono dal pelo colore simil grano, del quale Ida si prendeva amorosa cura. A Ringo volevamo bene un po' tutti noi con l'animo gentile, ma Ida era diventata la sua benamina; e conoscevo pure Monello. Di loro, e di tante altre creature a quattro zampe Ida si prendeva cura.

A Roma, al quartiere Casal Bruciato, dove Ida viveva ed io vivevo, vicino, Ida non disdegnava la compagnia di amici umani purche'aventi l'animo buono e amore per la natura, per i gatti, i cani, soprattutto quelli abbandonati, per la poesia.

Leggevamo poesie nostre e non solo poesie nostre. Leggevamo poesie di Salvatore Quasimodo, di Giuseppe Ungaretti, di Elsa Morante (Il Mondo Salvato Dai Ragazzini), e di altri e altre.

Mi leggeva le sue straordinarie composizioni poetiche, scritte, a volte, su dei sassi. Mi piacevano tantissimo. Ne rimanevo commosso e pensavo che uno dei degli aspetti drammatici dei nostri tempi riguardi proprio l'emarginazione dei poeti, delle poetesse non considerati VIP, e quindi l'emarginazione quasi in todo della poesia.

Io penso che un popolo che dimentica i poeti e le poetesse, che li ignora o disprezza e ama solo i soldi, i papponi politici, la carriera, il successo sia solo un popolo di lavati al cervello, un popolo di zombi, di morti.

Le mie poesie scrivevo a mano con la penna, come faceva lei, d'altronde, io usavo fogli e cartoni o cartoncini e gli inchiostri, le matite, i gessi colorati, o scrivevo con la piccola macchina da scrivere meccanica; facevo mescolanze di segni e colori, parole-versi, sperimentando sia la poesia che la fotografia o il disegno e i versi. A volte macchie colorate e versi in bianco e nero, eccetera... Senza mai ricavarci nemmeno una lira.

Ed ora i poeti e le poetesse (a meno di non essere dei poeti o poetesse "portati", dei VIP, che comunque restano piu'unici che rari: gli editori,le case editrici importanti, i signori e le signore dell'editoria e della politica la poesia in genere snobbano, rei o complici di un sistema del tutto perverso),i poeti e le poetesse poveri e sconosciuti guadagnano nemmeno un euro.

Poeti e poetesse non VIP la crisi economica soffrono da sempre. Ma non se ne parla mai. Insomma eravamo apoesidi. Che cosa e'? E' una parola, un termine, da me inventata che sta per poeti ed apolidi, poeti apolidi, apolidi della poesia, apolidi di poesia, eccetera, in quanto la poesia dovrebbe essere considerata Patrimonio dell'Umanita',ma non lo e'(e questo e' il guaio..). Essa non appartiene solo a un Paese o a una lingua e una cultura; lingua a parte,la Poesia appartiene a tutta l'umanita.

E tutta la terra, pianeta patria comune degli umani e le altre creature.. Non solo di chi se la puo' comprare o rubare e recintare e vietarla al prossimno e alle altre creature, in tanti modi. Questo e' immorale, mafioso sistema. Non e' affatto cristiano,in quanto tutto cio' che esiste puo', semmai, appartenere solo a Dio. Che lo ha dato in prestito, e quindi non in vendita, e come casa comune, a tutte le creature, compreso l'uomo.

Il suolo,l'aria,l'acqua,lo spazio vitale non devono essere intese come proprieta' privata dell'uomo padrone e con il denaro, dell'uomo sull'uomo e sull'ambiente, sulla natura. Il dio quattrino ha in loro, laici e prelati delle banche eccetera, del tutto sostituito il dio dell'amore.

Coraggio, poeti e poetesse, c'e' piu' che mai bisogno di noi. Ma non ci daranno poi la medaglia. Noi siamo la parte veramente nobile, meritevole, della mente umana: lavoriamo gratis. Pure se non e' giusto.

Combattere il degrado, la corruzione, la prepotenza (lo so bisogna pur sopravvivere..) io definisco eufemisticamente, e giustamente: Poesia del comportamento. Ed e' la piu' difficile e preziosa forma di poesia. E' questa la sfida, di parole ne sono state spese fin troppe e a vuoto. Bisogna dare alla poesia un senso, una vitalita', un'azione, e quindi, cara Ida, tu con le tue poesie e l'impegno civico che ti vede schierata contro l'abbandono e la vivisezione (d'altronde come me, seppure diversamente impegnato) sei poetessa due volte, fai poesia scritta e coerenza civica, poesia con le parole e con il comportamento.

Lo Sviluppo Sostenibile correttamente inteso ha bisogno pure di questa interpretazione. La terra e' di tutti e tutte e delle creature tutte e tutti, e degli elementi, non puo' essere intesa come proprieta' privata per soli Vip o di delinquenti di diverso genere. Ma i padroni sono difesi dal sistema,i poliziotti manganellano, sparano,i politici proteggono loro e altresi' fanno orecchie da mercante.

Credo che il Summit voluto e organizzato dalle Nazioni Unite(ONU )in Rio de Janeiro, 2012 sia fallito pure per questo. Il sogno bello,indispensabile, necessario a diventare realta' ha trovato e trovera' molti ostacoli sul suo cammino. Bisogna difendere le cose giuste. Lo Sviluppo Sostenibile eticamente inteso (e non come un ' ulteriore furfanteria rigirando la sua originaria ispirazione) e' una cosa seria e una causa da difendere, pure con la poesia.

Io ai politici (di tutti gli schieramenti)non credo, mi sembrano tutti e tutte cialtroni e cialtrone raccomandati e raccomandate. Ma nei sogni giusti a divenire realta' credo, vadino pure come devono andare le cose...Ormai ci siamo abituati..., allo Sviluppo Sostenibile e alla difesa della povera e onesta gente e delle creature indifese, maltrattate, abbandonate credo. Quindi sono con te. Allo Sviluppo Sostenibile credo. Ne va della vita della nostra specie, delle generazioni future.I grandissimi farabutti e pazzi e le grandissime farabutte e pazze, con il potere e il comando e il denaro, ci opprimono, da sempre, dominano, ingannano. Che possa loro prendere un colpo a tutti quanti e quante.

Io credo nella poesia tua, mia e di quanti come noi lottano, hanno sempre sofferto, e non credo a chi ci ha costretti a fare una vita amara. Io le persone malvagie, molto egoiste, vanitose, ipocrite non amo. Mi fanno letteralmente schifo. Pure se hanno il dottorato o il professorato. Oppure che non li hanno. Non importa. Amo solo la gentile, onesta, buona gente. E nemmeno tutti i poeti e tutte le poetesse sono tali. Pero' alla poesia credo.

Purtroppo di questo "patrimonio dell'umanita'" (la poesia, la vita ed il lavoro stesso dei poeti e le poetesse)c'e' addirittura chi si approfitta e fa business. Ma di queste cose, di queste furfanterie, e di altre furfanterie, non si parla mai.

Cara Ida, se leggerai questo appello capirai che la vita mi ha portato spesso altrove. L'ambiente, e il sociale e la loro difesa mi appassionano, non ho dimenticato la poesia. Sono diventato anziano, ho tantissimi acciacchi.


....Cercando Ida, su FaceBook, dopo aver letto ABBANDONO, di Ida Bitorsoli, mi sono detto: Meno male! Ecco Ida... Finalmente. Ora provo a conttattarla. Purtroppo non mi riesce di farlo. Gia! A volte la ricerca di coloro che perdiamo di vista, nei tanti crocevia della vita, non e' facile.

C'e'qualcuno di voi che puo' aiutarmi nella ricerca della mia amica la poetessa Ida Bitorsoli, autrice di ABBANDONO e di tante altre belle poesie? Attendo notizie di lei. Per piacere, fatemi sapere. Vladimiro.

Vladimiro Rinaldi(Rinaldi e Ranuzzi) - indirizzo di posta elettronica: apoesidi@gmail.com e sito web: www.apoesidi.com




DESERTION

-by Ida Bitorsoli-

On the motorway
long and burning hot
an abandoned dog
walks slowly.
In his eyes
a distant home
with two full bowls
the warmth of a hand.
He is desperate and tired
a speeding car
hits a sidelong blow,
the wounds are bleeding
He can’t go on.
On the low wall
sits Monello, the cat
that says to him quietly:
we loved in vain
an inhuman man.
We are many
in this dreadful state
even grandparents.
Let’s support each other
don’t be afraid.
But Ringo by now bloodless
reaching out his paw
his head bows down
Monello, turned to stone
watches over him with love
asking himself in sorrow
if man also has a heart.

The poet Ida Bitorsoli is a very good friend of mine. Unfortunately we lost touch when she moved from her appartment in Rome and I have been looking for her for years. Nobody has been able to tell me about her. I hope that Ida is well.

Recently navigating on the internet, I found her beautiful and thought provoking poem Diserted (Abbandono). I knew Ringo and Monello and remember how well Ida cared for them and for many other four legged creatures (and she did not disdain human friends who had poetry to share). Now I hope that Ida or someone with news contacts me at apoesidi@gmail.com

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