Wednesday, 3 October 2012

LA MORTE PER MALTRATTAMENTI, IN UN REPARTO PSICHIATRICO, DEL MAESTRO ELEMENTARE FRANCO MASTROGIOVANNI

Roma, 2 Ottobre 2012

Oggi è un giorno molto triste per il poeta che si batte contro lo stigma nei confronti dei pazienti etichettati: malati mentali.

Il poeta che da più di trent'anni denuncia gli abusi,le torture,la clausura e i maltrattamenti ai danni di pazienti sofferenti (oppure di altro si tratta) di disagio psichico e/o mentale, ha appreso la notizia che stava guidando la Panda presa in affitto per un paio di giorni in questa Roma resa infernale specialmente in periferia, nei quartieracci del degrado urbanistico e abitativo, terribile e malsana per il traffico, i disservizi pubblici e la cementificazione della natura,la distruzione degli habitat e dello spazio vitale.

La radio che avevo aperto nella speranza di riceverne della buona musica per farmi compagnia trasmeteva invece la tremenda notizia del maestro Franco Mastrogiovanni morto per maltrattamenti e torture in un nosocomio della "civile" e "democratica" Italia. Che ancora pratica la tortura e la reclusione (e lo stigma) dei pazienti etichettati: malati di mente. Quando poi leggiamo ogni giorno, da anni ed anni (dalla fine della seconda guerra mondiale a tuttoggi) e vediamo ed ascoltiamo alla tivù e alla radio che ci sono pazzi scatenati di ruberie e altre malefatte in politica i quali, e le quali, non solo non vengono puniti ma godono degli onori, dei privilegi ivi compresa l'impunibilità.

Le leggi razziali in Italia esistono ancora se si torturano e si lasciano morire come cani abbandonati e sui tavoli della vivisezione della mente e del corpo, legati, come dei Cristi-in-croce i pazienti che avrebbero bisogno di tanto amore e di aiuti sociali, psicoterapeutici, e le famiglie non umiliate e costrette a diventare quel che non vorrebbero diventare per via delle discriminazioni, della povertà, dei malesseri storici tramandati(tra cui questo rimasuglio di leggi razziali. I disabili e i malati di mente rientravano tra coloro da sterminare, insieme agli ebrei, agli zingari, agli omosessuali, agli oppositori politici,eccetera ).

Sì è un giorno molto triste per me che certe cose ho sempre denunciato e spero vivamente che i colpevoli responsabli di certe malefatte vengano severamente puniti. E che si riaprano i reparti psichiatrici e si restituisca con amore e rispetto la dignità a chi tanto soffre e gli aiuti pure alle loro famiglie. Mentre ai politici corrotti e mascalzoni, e ai baroni di questo e quello in sanità, nella pubblica amministrazione eccetera, rei e impunibili si tolgano i lodi e non si concedino le attenuanti.

vedi gli articoli dell'Espresso sul Franco Mastrogiovanni

THE DEATH DUE TO ILLTREATMENT, IN A PSYCHIATRIC WARD, OF THE PRIMARY SCHOOL TEACHER FRANCO MASTROGIOVANNI

Rome, 2 October 2012

Today is a very sad day for the poet that has fought against the stigma of the patients labelled: mentally ill.

The poet, who for more than thirty years has denounced the abuse, the torture, the enclosure and the ill treatment of patients suffering (or accused of) mental illness, heard the news while driving the Panda hired for a few days in this Rome reduced to an inferno, especially in the outskirts, by urban degradation, traffic, poor public services and the cementification of any green or open space.

I had turned on the radio hoping to find company in good music. Instead I heard the awful news about the teacher Franco Mastrogiovanni, dead from illtreatment and torture in a hospital in "civil" and "democratic" Italy that still practices torture and the reclusion (and stigma) of patients labelled: mentally ill. Where we've read everyday for decades and we see and hear on tv and radio about politicians stealing like crazy who not only go unpunished they are honored and given priviledges including immunity.

See the video of the treatment of Franco Mastrogiovanni recorded over more than three days by the hospital security cameras, published by l'Espresso

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